Solo dei verbi?, Twincest.

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Siusha
view post Posted on 9/1/2009, 20:06




Ecco a voi il 3* capitolo.
Fatto malissimo a parer mio. Non si capisce nulla. .-.
Beh, eccolo.

CAPITOLO 3: URLARE

-Porco cane..Come sempre..
La vestaglia era appoggiata al comodino della parte sinistra del letto, la prese e se l'appoggiò sulle spalle avviandosi all'uscio aperto.
-Potrebbe anche chiuderla la porta..
I capelli biondi erano arruffati, si era addormentata con la porta aperta, e ora il salotto era quasi tutto allagato; nessun furto, nessuno in giro per casa, questa era fortuna. Forse la luce accesa aveva fatto credere che ci fosse ancora qualcuno sveglio di notte. Beh, non male. Era già qualche volta che le succedeva, e ogni volta si ritrovava a chiudere la porta nella mattinata.
Sobbalzò alla suoneria telefonica, un messaggio ricevuto:
"Sono Bill, forse ti ricorderai di me; il fratello di Tom. Ho bisogno di parlarti, non ti conosco molto bene, anzi per nulla, ma sono sicuro che tu mi capirai..E' urgente, puoi venire al Kleine Madchen Park alle quattro e mezza? Ci sentiamo..Ciao, Bill.."
Aggrottò le sopracciglia, doveva essere successo qualcosa di davvero serio se chiedeva aiuto a lei, lei che non era per niente la persona giusta per dare consigli, è vero, conosceva così tante persone.. ma non sarebbe stata capace di dare consigli, come poteva sapere qualcosa in campo di amore?
Sì, doveva essere quello il motivo del messaggio: l'amore. Magari Tom gli aveva rubato qualcuno.. Scosse la testa, non poteva continuare a far finta di non sapere. Tom si approfittava di Bill. Lei non poteva aiutarlo, anche perché non avrebbe saputo cosa fare, punto. Riguardo alla sua vita, preferiva non pensarci, non pensare al passato e al presente, il suo obiettivo ora era solo ed esclusivamente il futuro. Il passato l'aveva sconvolta, aveva passato la propria vita a dare il proprio corpo a sconosciuti e depravati, in cambio di che? Vestiti, favori, soldi. Un tipica lolita.
Ma da quando aveva conosciuto Tom, come dire, era cambiato qualcosa. Da lui non voleva nulla e non aveva mai provato nemmeno a chiederglielo, non era tanto la paura della sua reazione -soprattutto ora che era in quelle condizioni- ma aveva paura che in qualche modo la situazione si sarebbe potuta ritorcere su Bill, quel ragazzo lo adorava, punto e basta.
E ora, poteva vederlo.
Non stette a pensare un secondo in più.
Si precipitò in camera aprendo i cassetti di un armadio bianco posto sotto la finestra, diede un'occhiata fuori, non aveva ancora smesso di piovere; meglio così, al parco ci sarebbero state molte meno persone a dare noia. Si tolse la vestaglia facendola scivolare sulle braccia e la lasciò cadere a terra. Si girò di scatto per raccoglierla e fu lì che la tragedia ebbe inizio.
Una brutta abitudine l'aveva portata a dormire sempre meno, e le occhiaie sul viso si scurivano sempre di più, il fatto è che le piaceva troppo stare la notte sveglia a divertirsi con lui, quell'uomo che la forniva di tutto quello che desiderava, tra cui anche la droga, sì. Quelle siringhe piene di quel liquido strano la eccitavano in un modo incredibile, e poi..
Un momento...C'era qualcosa che non andava.
Si bloccò, senti il fiato andargli via, i polmoni si contrassero e le fecero fare una pseudo onda con la schiena, vide una luce fioca arrivarle agli occhi; restò immobile con gli occhi attoniti per qualche minuto, cosa stava succedendo?
Sentì le braccia staccarsi, in particolare quello sinistro; abbassò gli occhi per guardarlo intimorita: urlò.
Poteva anche essersi sbagliata, aveva visto male, puntò lo sguardo ancora lì, dove ora la pelle era diventata scura. Cacciò un altro urlo, stavolta più forte, stavolta più triste. Con il secondo urlo gli occhi fecero uscire delle lacrime forzate dall'enorme pressione, lacrime rosse come il sole al tramonto, si portò la mano destra alle guance e strofinò, vide che si stava colorando, stava arrossendosi sotto quel liquido, prese a tremare, sempre più forte, sempre più forte; i brividi le percorrevano ogni parte del corpo, stava ansimando. Cadde a terra svenuta con il viso rigato da lacrime. Rimase silenzio. Aveva urlato silenzio.

Non poteva immaginare situazione peggiore, dopo essersi svegliato, Bill se ne era già andato. In verità si era svegliato molto prima, sentiva l'acqua cadere e schiantarsi sul vetro delle finestre, per terra, sul muro del bagno. Pioveva. E Bill era sotto la doccia, si era addormentato sotto la musica che aveva messo il fratello prima di entrare nella doccia, la solita musica hardcore, eppure a Bill non piaceva, iniziava a chiedersi perché la mettesse.
Guardò l'orologio sobbalzando: le sei e tre quarti. Quanto caspita aveva dormito?
Si sedette con la testa fra le mani, le tempie gli pulsavano in un modo orribile.
-Dov'è Bill..
Barcollando si alzò vedendo l'immagine della stanza ad intermittenza.
Si fiondò in bagno per poi catapultarsi sotto la doccia come aveva fatto qualche ora prima Bill, rabbrividì per il cambio di temperatura; passarono dieci, quindici minuti, mezz'ora..Uscì e ancora nudo si diresse verso la camera, prese un accappatoio e si avviò in cucina per mangiare qualcosa. Aprì il frigorifero, sorrise; decise di prendere un po' di succo e una brioche che si trovava nella credenza sopra il lavandino.
Si sedette al tavolo con il bicchiere pieno fino all'orlo di succo d'arancia, fuori era già buio da qualche ora, e quando Tom ebbe finito, il buio si era fatto più fitto del solito. Verso le sette il ragazzo si avviò in camera per vestirsi, era già tardi e girava in quelle condizioni per casa: no, doveva prepararsi per la serata.
Entrò in camera circondato dal buio, tastò il muro alla ricerca dell'interruttore della luce, trovato lo accese.
La scena quasi lo accecò.
Vide per terra sangue.
Vide vestiti strappati.
Una luce ancora più accecante lo fece barcollare a terra.
Vide Bill piangere.
Le mani che gli tremavano mentre urlava e singhiozzava. Aveva gli occhi spenti e spaventati. Lo fissavano. Lo stavano fissando in modo crudele.
Vide lo strano muoversi della schiena del fratello.
Vide due mani sopra di lui, due mani conosciute, due mani possenti e dolci.
Sentì urlare.
Buio.
E ora di nuovo normale.
Era lì, appoggiato al muro, seduto con le mani a terra e gli occhi sgranati.
Urlò come mai aveva fatto, urlò morte, urlò dolore.
Sembrava cercare di nascondersi dentro sé esso, il petto si muoveva sempre più veloce e la pressione del corpo sui polmoni pareva aumentare e aumentare ancora, respirava a fatica.
Le lacrime agli occhi gli offuscarono la vista, aveva paura di alzarsi, bloccò il respiro per calmarsi, sembrava passare tutto.
Cercò di fare forza nelle gambe, si sollevò in piedi e guardò il soffitto.
Buio.
<feel my sorrow
in the distance
in your soul
Feel your sorrow
in your heart
the light is gone..>
Quella voce lo stava attirando, ma da dove veniva? Chi era che parlava?
Si ritrovò chino a vomitare. Vomitò quasi l'anima, tossiva in continuazione.
Ed è proprio in quel momento che entrò lui. Sentì la sua presenza coprirgli le spalle.
Alzò lo sguardo morto e vide Bill con le mani appoggiate ai lati della porta, con quegli occhi da cerbiatto che non aveva più visto. Cercò di alzarsi.
-Bill..
-Tom, cazzo, cosa stai facendo?
Iniziò a piangere. Tom lo notò ancora, non disse nulla, preferì vedere quelle gocce schiantarsi sul pavimento, sul quale i suoi occhi ora erano puntati.
-Cosa fai? Merda, cosa fai? Vieni qui..
Lo alzò dalle ascelle cercando di abbracciarlo in qualche modo..
-Shhh..Ci sono io..
Il moro non riusciva a credere a quello che stava facendo, lo stava consolando..Lo stava..amando..
-Vieni ti lavo..
Lo portò al lavandino e iniziò a far uscire l'acqua gelida come mai, prese il viso fra le sue mani delicate e lo sciacquò, prese lo spazzolino e gli lavò i denti..Quella scena aveva dell'incredibile.
Chiuse il rubinetto e con fatica spostò il fratello in camera, lo posò sul letto sdraiandolo su un fianco, stava riaprendo gli occhi lentamente.
-Bill..Perché lo hai fatto?
-Shhh...Lascia perdere..
Piangeva ancora, le lacrime gli rigavano le guance come se delle lame lo tagliassero..Lo stava guardando, si avvicinò ancora, lo baciò sulla fronte, quel contatto fece infiammare le gote di Tom. Era coscente, non aveva bevuto, stava capendo tutto.
Bill lo carezzò dolcemente facendo scorrere tutte le dita, una per una, sul viso del fratello.
Si avvicinò ancora. Lo baciò.
Ce la fece. Era tanto che lo desiderava. Un bacio, un bacio d'amore.
Le lingue riuscirono a giocare fra di loro, a giocare, per la prima volta. Tom sembrò risvegliarsi come per magia, la sua mano prese la testa del fratello e la massaggiò attirandola ancora verso di sé. Nel silenzio si riusciva solo a sentire quei bei suoni d'amore mai sentiti prima d'ora..Sospiri e respiri dolci, movimenti candidi e silenzi rossi.
La mano fredda di Tom dai capelli corvini passò più in basso, entrò dentro la maglia facendo rabbrividire tutta la schiena di Bill, Bill che aveva tanta voglia di sorridere.
A incorniciare quel meraviglioso bacio c'erano le lacrime, quelle fottute lacrime che davano un sapore salato alla bocca di Tom, e che rendevano tutto così liscio e scivoloso sotto quei contatti veloci e lenti..
I due ragazzi si ritrovarono sdraiati l'uno sopra l'altro sul letto, intorno a loro come un alone di calore li stava avvolgendo in un abbraccio delicato.
SPOILER (click to view)
La maglia di Bill venne levata dal fratello facendola scorrere lentamente sulla schiena.
E ora nudi, si contorcevano bagnati dal sudore
un piccolo gemito, ancora un altro
il sorriso del sesso
che li fa sentire bene
e ancora si muovono
e godono
di quello che ora sta diventando amore..
-Oh, Tom..
Le sue mani erano concentrate nel far provare piacere, tutto quello che aveva sempre desiderato ora era suo..
-Picchiami..
Stop.
Gli aveva chiesto veramente quello?
-Come Bill?
Spalancò gli occhi e lo guardò.
-Oh, Tom..Picchiami..Fammi tuo..
Non poteva. Non ci sarebbe mai riuscito, provò senza esitare..Prese Bill dalla spalla e lo portò davanti a sé come aveva sempre fatto, lo carezzò per tutta la colonna vertebrale con l'indice, fece la stessa cosa con la lingua..
-Violentami Tom, violentami dai..
Violenza, ma non è violenza quando una persona è contraria? Cosa stava veramente chiedendo Bill?
Fece un respiro profondo, entrò dentro Bill con calma, e ora andava avanti e indietro, avanti e indietro, lentamente, con un movimento fluido e altalenante, la mano destra si muoveva identica al bacino, toccando quello che ora stava facendo impazzire Bill..
-Oh cazzo, Tom, più forte, più forte...
Lo stava implorando..Tom aumentò il ritmo, non avrebbe mai immaginato di farlo. La situazione era cambiata, ora che era lucido e avrebbe potuto fare quello che non aveva mai fatto, amare suo fratello, amarlo davvero, Bill gli chiedeva di ritornare come prima. Cazzo, Bill amava il Tom fuori di sé, quello che non acconsentiva i suoi sentimenti.
Il moro ora gemeva. Questo sorprese ancora di più il fratello, sentiva dolore per lui, merda non poteva continuare. Si fermò.
L'aria sembrò appesantirsi.
-Cosa cazzo ti sei fermato a fare?
Aveva i suoi occhi puntati addosso, sembravano trapassarlo da parte a parte.
-Non posso...

Si staccò da Bill, prese il lenzuolo e si avviò in salotto dove prese una maglia e dei pantaloni e se li mise..
-Dove stai andando?
-Devo bere..
-No, te non bevi un cazzo..
In realtà lo voleva, eccome se lo voleva.
-Ah sì? Vedremo..
-Tom, faccio così schifo che per scoparmi hai bisogno di bere?
Nessuna risposta. Continuò a camminare.
-Fermati.
Tom si bloccò in mezzo alla stanza, si girò come infastidito e guardò il fratello con occhi rabbiosi.
-Dimmi solo una cosa..
-Muoviti..
-Cosa provi per me?
Silenzio. Bill arrossì piangendo. Se proprio doveva perderlo, Tom avrebbe dovuto dirglielo.
-Dimmelo!
Urlò.
Tom si stava agitando, era nervoso, stava stringendo le mani in pugni che quasi tremavano sotto lo sforzo.
-Dimmelo Tom..
Un lamento, quasi un miagolio..
-Nulla.
Si girò abbassando la testa, si girò non facendo caso alla pioggia che aveva smesso di venire giù, si girò avviandosi nel buio della sera, la porta si chiuse. Bill rimase solo in casa, e ora era in bagno, a fare quello che sapeva fare meglio..Fingere di stare bene.

Pauline stava ancora sedendo sulla panchina bagnata, quello che gli aveva detto Bill l'aveva lasciata traumatizzata, lei non era la solita. Dio...
Gli ritornò in mente l'episodio precedente.

FB:
Al parco non c'era nessuno, né una persona, né nulla. Oramai erano le quattro e quarantacinque passate, il Sole stava tramontando lentamente e Bill se ne stava seduto su una panchina bagnata, sotto un ombrello che ogni tanto si muoveva perché lui avesse potuto controllare i dintorni. Ad un certo punto comparve un taxi davanti allo smisurato cancello aperto, si fermò e dal sedile posteriore uscì una ragazza bionda con occhiali da sole dalla montatura rossa, colore che caratterizzava anche la giacchettina attillata e chiusa da grossi bottoni neri. Pauline vide subito qualcuno seduto sulla panchina isolata. Bill vide subito quella ragazza venire verso di lui, ai piedi tacchidall'altezza vertiginosa, in mano una piccola borsa rossa, come le scarpe, e pantaloni attillati neri retti da una sottile cintura nera di pelle. La ragazza infastidita dalle gocce che scendevano lateralmente, tirò fuori dalla piccola borsa un foulard rosso e leggero che mise in testa per pararsi, almeno per quanto riusciva quel pezzo di stoffa, coprendosi i capelli mossi ormai umidi.
Bill rimase fermo a guardarla come se fosse imbambolato, non poteva essere lei, no, non quella ragazza che veniva usata da tutti; Pauline doveva essere diversa.
La pioggia ritornò a cadere verticalmente, intorno si alzava velocemente nebbia leggera che rendeva offuscato il paesaggio.
-Ciao!
-Ehm..Ciao..
-Piacere, Pauline..Non mi sembra di essermi mai presentata, tu sei Bill, vero?
La ragazza abbozzava un sorriso che aveva del malvagio, video che il ragazzo le stava fissando gli occhi attraverso le lenti scure; si sentì in imbarazzo, così prese gli occhiali, li levò e li mise in borsa.
Bill non staccava lo sguardo.
-Piacere..Bill..
-Beh, Bill..
Accentuò il nome come per cercare di abituarsi a chiamarlo così, continuò:
-Scusa per il ritardo...Ho avuto un..Contrattempo..
Arrossì, non poteva certo dirgli che aveva quasi perso la vita per la cattiva abitudine che aveva; ogni volta che immetteva quel liquido in vena, ogni volta che aspirava con il naso. Era in astinenza da giorni, ma manteneva il segreto con classe, nessuno avrebbe potuto immaginare che dietro quella figura magra e slanciata ci fosse un'altra persona, quella che non conosceva nessuno.
-Ehm..Non fa nulla. Ma sei davvero tu?
La ragazza rimase perplessa.
-Sì..C'è qualcosa che non va Bill?
-Ti immaginavo...Diversa.
-Oh..Cosa ti ha detto quello stronzo di Tom? Che sono una lurida puttana? Che sono una drogata senza speranza? Che so fare a prenderlo in bocca ma non so nulla della vita?
Rise istericamente.
-Sì..
Non si aspettava quella risposta sinceramente..Aveva usato una perifrasi per dire, in fondo, la verità; rilassò gli occhi prima attoniti..
-Beh, è così..
Anche Bill non si aspettava quella risposta, abbassò lo sguardo e, innervosito, cercò di stuzzicare un sasso con il piede destro.
-Bill..
La ragazzacon uno scatto prese la spalla sinistra del ragazzo che alzò gli occhi timidamente, si guardarono negli occhi per alcuni istanti.
-Se non vuoi più parlare con me ti capisco, basta che me lo dici ok?
-Ok..
Annuì abbassando di nuovo lo sguardo, prese la mano di Pauline e la scanzò da sé. La ragazza non si era nemmeno accorta che stava stringendo con forza.
-Scusami..Lo so, sono invadente; è un mio difetto..
-Fa nulla..Ci sediamo?
-Buona idea.
La ragazza seguì Bill sulla panchina e ci si mise accanto coprendosi con lo stesso ombrello del vicino, si tolse il foulard di dosso..
-Perché sei così diversa da come ti descrive Tom? Cioé, mi aspettavo una ragazza malconcia, truccata esageratamente, con vestiti poco consoni; e invece..
-Beh..
Quella domanda la spiazzò, se Bill aveva veramente detto ciò che aveva detto, allora significava che gli altri la vedevano diversamente da come si vedeva..
-Devi sapere una cosa, Bill; io vendo il mio corpo non solo per soldi, ma anche per vestiti, accessori e qualsiasi altra cavolata..
-Capito.
-Le persone a cui mi vendo sono per lo più ricconi con mogli che non riescono a soffisfarli, gente snob che farebbe di tutto per un'amante..
-Anche mio fratello?
-No.
Bill era confuso. Allora suo fratello com'era? E cosa le dava Tom in cambio?
-Tuo fratello è una grande eccezione, vedi; lui viene da me solo quando non sei disponibile te: me l'ha detto lui stesso, è una cosa orribile..
-Cosa ti da' in cambio?
-Nulla, da lui n on voglio nulla..
-Perché?
Bill aveva gli occhi lucidi.
-Bill, mi devi capire. So cosa può farti, so quanto soffri..
-E' per questo che ti ho chiamata..
-Ecco, non posso nemmeno immaginare cosa ti farebbe se io gli chiedessi qualcosa in cambio..
-Cosa c'entrerei io?
-Bill, non sono nata ieri, le mie supposizioni potrebbero avverarsi, se io chiedo una ricompensa a Tom; lui prima violenterebbe me..E poi...Te..
-Sì ho capito ma perché c'entro io?
-Bill svegliati..
Pauline ripeteva sempre il suo nome, sembrava avesse paura di scordarselo, e questo dava fastidio al ragazzo.
-Se succede quello che ti ho appena detto, Tom non verrebbe più da me, e l'unica persona su cui potrebbe sfogare la sua rabbia saresti te..E io non voglio.
-Perché dovrebbe importarti di me?
-Ehm, non voglio veder la gente soffrire..
Immensa, grandissima, enorme bugia..Pauline era di natura menefreghista e fredda nei sentimenti, di solito non le importava del prossimo, anzi..
Bill iniziò a piangere, con la mano destra stropicciò gli occhi sbaffando così il trucco nero e cupo.
-Non piangere. Se c'è una cosa che ho imparato vivendo è che piangere non serve a un accidenti..
-E' più forte di me..
-So che è difficile, ma devi capire: le lacrime non servono a nulla..
-Chi sei tu per dirmi questo?
La ragazza sentì così tanta rabbia in quelle parole, così tanto rancore, che cercò di distogliere lo sguardo.
-Perché non rispondi?
-Cosa dovrei dirti Bill? Mi hai chiesto aiuto, e da questo ho capito che sei veramente forte psicologicamente; io cerco di aiutarti e te mi dici che non vuoi, cosa devo dirti?
-Non lo so..
Piangendo ancora Bill si buttò tra le braccia della bella ragazza che lo cinse appoggiando il mento alla spalla del ragazzo, non riusciva a piangere, aveva imparato a trattenere le emozioni..Le aveva quasi dimenticate, o almeno così credeva..
-Bill..
Quel sospiro fece rabbrividire il corpo del ragazzo. Nessuna risposta..
-Cazzo Bill! Smettila! Non hai ancora capito che ci soffro veramente a vederti piangere? Non vedi che sto soffrendo anche io? La vita non cambierà piangendo, e nemmeno te!
Silenzio. La pioggia stava ancora cadendo, imperterrita, dolce..Sembrava così fioca e leggera sulla pelle di Bill che non riusciva nemmeno a sentirla cadere..L'ombrello era abbandonato per terra, Bill se lo era lasciato scappare dalle mani per abbracciare la ragazza, e ora, i loro corpi erano un bersaglio facile per qualsiasi sguardo.
Siritrovarono lì, a sedere su una panchina sperduta, rivolti l'uno verso l'altra ma con lo sguardo perso, completamente bagnati..Piangevano. Un singhiozzò fracassò il silenzio. Bill era teso, non sapeva più che dire.
-Era da anni che non piangevo.
La ragazza sospirò con una nota di rancore, allontanò Bill spingendolo delicatamente dalle spalle.
-Guardami...
Bill alzò lentamente gli occhi per poi ritrovare quelli di Pauline nei suoi, si chiusero per un istante, Bill ebbe come una visione, farfugliò qualcosa impercettibile alle orecchie di Pauline..
<campo di fiori che arde sotto il sole
così dolce, così soave
Stelo ormai morto che piange lacrime amare
Un piccolo sasso che rotola piano
e così lentamente io dico ti amo..>
-Come Bill?
-Amo mio fratello...
-Scusa?
-Io amo mio fratello..
Di nuovo silenzio...
-Non voglio che smetta, non mi ha mai dato tante attenzioni come in questo periodo, non voglio perderlo..
-Stai scherzando?
-No.
-Ma Bill...Ho capito che gli vuoi bene, è vero...Ti capisco..ma...
-Io lo amo..E sono possessivo..
-Non è possibile...
-E' possibilissimo, perché è così...Non tollero di vederlo con qualcun'altro..E questo periodo lui..L'ha passato solo con me..
Sorrise..
-Anche con me, Bill..Anche con me..
-Te sei diversa...
-Ah sì? E perché lo sarei?
-Te mi capisci...Non voglio perderlo..Voglio che sia solo mio..
-Non te lo ruberanno mai Bill, mai..E' tuo fratello..Non si può spezzare un'anima in due, questo lo capisci no?
-Sì..Ma io non lo voglio come fratello..
La ragazza sospirò piangendo..
-Anche io non volevo essere la solita puttana sul ciglio della strada...
-Non lo sei..
La mano di Bill accarezzò i suoi capelli fradici per spostarli, per levarli dagli occhi..
Rimasero solo lacrime, e una piccola luce soffusa ad ammorbidire la tristezza che echeggiava nell'aria; in quel parco il 7 novembre...

FFB

Sentì dentro di sé l'autostima crescere; mai nessuno gli aveva detto qualcosa del genere: si sentì bene.
Smise di piovere, era sera inoltrata; aveva passato la giornata lì seduta a meditare. La nebbia si era fatta molto più fitta, non si vedeva bene a due metri di distanza, era ora di incamminarsi, la ragazza vestita in rosso si diresse verso l'uscita del parco, dove ergeva un enorme cancello arrugginito, cercò di chiamare un taxi invano.
Ad un certo punto si fermò una macchina verde scuro dalle linee sportive, il finestrino si aprì e da esso uscì del fumo; riconobbe l'odore.
-Ehi bellezza vuoi un passaggio?
-Ehm, sì grazie!, mi farebbe un piacere!
-Però in cambio voglio qualcosa...
Lo sguardo dell'uomo ora squadrava la ragazza che timidamente prese la borsa in mano.
-Ho..vediamo...20 euro..anzi no..ehm
-Non intendevo soldi..
-No, allora...direi di no..
-Fai come vuoi, al freddo ci devi rimanere te.
La macchina stava per ripartire quando la ragazza tese la mano e urlò.
-No! Aspetti!! Ho deciso..
-Dammi del tu piccola, e sali, se ne riparla qui..
Pauline a forza salì in macchina e si sedette sul sedile anteriore. Si guardò attorno, se c'era qualcosa che le piaceva fare era guardare e interpretare gli oggetti che una persona teneva nella vettura. Riconobbe delle stecche di tabacco e degli accendini buttati sul cofano; il volante era ricoperto da pelle nera screziata di bianco, allo specchio retrovisore era attaccata una collana d'oro con per ciondolo una croce gigantesca ricoperta da pietre dure, ne riconobbe alcune come rubino e quarzo, poi spostò lo sguardo, vide che sul sedile erano disegnati strani animaletti colorati, e il che rendeva ancora più stravagante l'uomo..Già..L'uomo.
Aveva un principio di barba non tagliata intorno alla bocca e mascelle larghe, il naso spuntava imponente dal viso tondo e gli occhi incavati brillavano vispi sotto la luce accesa. I capelli scendevano fino al collo con onde lineari e il colore nero sembrava diventare viola.
Al collo una collana fatta a catena e ai polsi braccialetti di pelle nera.
Faceva quasi paura.
-Allora piccola, dov'è che vuoi andare?
-Non lontano, più o meno a quattro isolati da qui..
Mai dire il vero indirizzo, questo lo aveva imparato ormai; diceva sempre un posto non tanto lontano da casa sua, ma abbastanza per non farla trovare a nessuno.
-Ok tesoro.
Durante il viaggio i tergicristalli rompevano il silenzio nella macchina, a destra, a sinistra, sembravano non fermarsi più. Quel ritmo cadenzato e regolare fece rabbrividire Pauline. Passò un quarto d'ora e la macchina si fermò in un parcheggio abbandonato, bene, erano arrivati all'indirizzo giusto.
-Sicché...Te ora mi devi qualcosa...No?
La ragazza annuì..
-Beh, io ho un'idea..
L'uomo si avvicinò inumidendosi le labbra con la lingua ora avida..
Quella visione spaventò Pauline. No..lei non era come le altre.
LEI NON ERA COME LE ALTRE.
NO.
Con uno scatto aprì la portiera sotto gli occhi attoniti dell'uomo, iniziò a correre senza voltarsi, sentì l'uomo gridare dandogli della puttana, sorrise..Non si era mai csentita così..
Non si era mai sentita così viva, gridò per tutto il tempo che corse, gridò per non avere più fiato, gridò frasi che solo un'anima libera poteva gridare..
Libera come lo era lei ora...
 
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~ M a
view post Posted on 9/1/2009, 22:00




:porcod:


Ho notato che ha leggere i tuoi capitoli rimango sempre con quell'emoticon '__'

Bellissimo anche questo. Mi fai schifo da tanto che sei brava.

CONTINUA TI PREGO :soleil:

SPOILER (click to view)
Scusa per il chiarimento in msn ma sono fusa oggi -.-
 
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Siusha
view post Posted on 9/1/2009, 22:04




Grazie! *-*
Purtroppo il 4 capitolo devo scriverlo proprio tutto.
Ho ancora da inventarlo.
Forse in qualche giorno ce la faccio. -tet
 
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~ M a
view post Posted on 9/1/2009, 22:09




CITAZIONE (Siusha @ 9/1/2009, 22:04)
Grazie! *-*
Purtroppo il 4 capitolo devo scriverlo proprio tutto.
Ho ancora da inventarlo.
Forse in qualche giorno ce la faccio. -tet

 
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Siusha
view post Posted on 9/1/2009, 22:10




Ci metterò poco tesoro.
Il prossimo lo dedico a te. *-*
 
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~ M a
view post Posted on 9/1/2009, 22:15




ohhhhhhhh

* sospiro di ammirazzione * xD

Mi fai piangere così
 
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• ~ V o v s
view post Posted on 9/1/2009, 23:39




:-tet:
IO TI AMO.
E TI VIOLENTO.
 
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Siusha
view post Posted on 10/1/2009, 15:16




CITAZIONE (• ~ V o v s @ 9/1/2009, 23:39)
:-tet:
IO TI AMO.
E TI VIOLENTO.

Abuabaubua..Salvatemi da questaaa!!
SPOILER (click to view)
Sei un arrapata tesoro. :-tet: Sai che scherzo.


 
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~Neurotic;
view post Posted on 10/1/2009, 16:14




Siiuuuu :==:


Non ho parole per descrivere tutto ciò :==:
E' stupenda, davvero! Scrivi in modo fantastico, e sono davvero troppo curiosa di sapere come continua! Oddio, mi hai fatto passare un quarto d'ora intenso *__________*


Scrivi benissimo, e dai una sacco di emozioni<3
 
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• ~ V o v s
view post Posted on 10/1/2009, 16:15




CITAZIONE (Siusha @ 10/1/2009, 15:16)
CITAZIONE (• ~ V o v s @ 9/1/2009, 23:39)
:-tet:
IO TI AMO.
E TI VIOLENTO.

Abuabaubua..Salvatemi da questaaa!!
SPOILER (click to view)
Sei un arrapata tesoro. :-tet: Sai che scherzo.

Nessuno ti salverà :-tet:
SPOILER (click to view)
Ma io sono arrapata :grin:
 
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»Sublime~Nightmares«
view post Posted on 10/1/2009, 17:46




Nuo :°-°:
Me ne ero persa due!
Quanto è angst il secondo ç__ç
Il terzo è il migliore tra i due a parer mio, è bello... tanto *-*
 
Top
~ M a
view post Posted on 10/1/2009, 18:50




Il terzo è bellissimo.
Me lo rileggo <3
 
Top
Siusha
view post Posted on 11/1/2009, 17:46




CITAZIONE (~Neurotic; @ 10/1/2009, 16:14)
Siiuuuu :==:


Non ho parole per descrivere tutto ciò :==:
E' stupenda, davvero! Scrivi in modo fantastico, e sono davvero troppo curiosa di sapere come continua! Oddio, mi hai fatto passare un quarto d'ora intenso *__________*


Scrivi benissimo, e dai una sacco di emozioni<3

E' la cosa più bella che tu avessi potuto dire. Grazie. <3

CITAZIONE (»Sublime~Nightmares« @ 10/1/2009, 17:46)
Nuo
Me ne ero persa due!
Quanto è angst il secondo
Il terzo è il migliore tra i due a parer mio, è bello... tanto *-*

Grazie mille *___*

CITAZIONE (~ M a @ 10/1/2009, 18:50)
Il terzo è bellissimo.
Me lo rileggo <3

*____*
Mi state facendo commuovere. :ç_ç:
 
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~Neurotic;
view post Posted on 11/1/2009, 18:18




CITAZIONE
E' la cosa più bella che tu avessi potuto dire. Grazie. <3

*__________* prego, è la verità<3
Hai già iniziato a scrivere l'altro? *W*
 
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Siusha
view post Posted on 11/1/2009, 18:29




CITAZIONE (~Neurotic; @ 11/1/2009, 18:18)
CITAZIONE
E' la cosa più bella che tu avessi potuto dire. Grazie. <3

*__________* prego, è la verità<3
Hai già iniziato a scrivere l'altro? *W*

Sì sono più o meno a metà.
L'ho scritto su carta sicché poi devo anche riportarlo sul pc.
E poi devo rimodellare quelli prima.
 
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77 replies since 6/1/2009, 12:07   861 views
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