Solo dei verbi?, Twincest.

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Siusha
view post Posted on 15/2/2009, 11:24




Eccomiiiii...sto trascrivendo il capitolo...fra poco posto..**
 
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Siusha
view post Posted on 17/2/2009, 21:50




4 capitolo: Sperare

"Volevo solo essere convinto di tutto questo, speravo in qualcosa di migliore. Pensavo di poter cambiare il mondo intorno a me, ma è stato questi a cambiarmi; come non volevo
Caro cuore, tu che mi hai fatto soffrire, tu che mi hai fatto amare.
Non vorrei perderti per colpa di una speranza che sta svanendo.
Caro cuore, mi mancherai, perché sei tu che mi leghi a lui.
Leghi la mia anima alla sua, le unisci fondendole insieme.
E' una commedia che finirà a metà dell'opera: un'opera che continuerà solo se lui lo vorrà...Quando ancora una speranza potrà nascere di nuovo.."
Bill sedeva al tavolo con la penna in mano e la testa china sul foglio, le lacrime avevano sfatto alcune linee che aveva scritto, lo stereo era acceso al massimo e una canzone strappalacrime delle Denity Kane rimbombava per tutta la casa
-Ma vai in culo..
Non sapeva a chi fosse riferito, ad ogni modo lo disse, ed ecco che si alzò avviandosi verso quel piccolo stereo che faceva tanto rumore.
Pigiò con tenerezza il pulsante con le due effe stampate sopra, la musica si bloccò e fece spazio al silenzio, nel quale Bill sospirò nostalgico.
Ora "My mind is frozen" echeggiava per la stanza.
-Sì..Questa va bene.
Sospirò avviandosi in salotto.
Iniziò a muoversi provocante e si leccò lentamente le labbra, la stanza era buia, dalla cucina arrivava poca luce.
Ora le braccia lo accarezzavano con movimenti dolci, aveva i brividi su tutta la schiena; si diresse verso il bagno e si guardò allo specchio. Aveva una voglia assurda di violentare sé stesso, iniziava a piacersi, gli piaceva vedersi ballare mentre ammiccava e la lingua si muoveva ancora su quelle labbra umide.
Vide gli occhi luccicare come raramente facevano, si avvicinò alla sua figura e si guardò negli occhi, a dire la verità aveva quasi paura che quella sagoma finta nello specchio si animasse e diventasse reale; senza indugi si avvicinò ancora, sì...Si stava baciando; chiunque avesse visto la scena avrebbe preso Bill per pazzo-e come dargli torto-ma a lui non sarebbe importato nulla. Aveva iniziato ad amarsi, vedeva le sue ossa deformare la pelle al torace: le amava, stava dimagrendo e ora continuava a baciarsi.
La superfice appannata inumidiva la pelle, la bocca si muoveva ancora sensualmente, Bill sorrise, si stava divertendo troppo per smettere, e poi, con la musica, riusciva a sentirsi completamente a suo agio.
Smesso di piovere l'aria era diventata gelida, e uno spiffero proveniente dalla finestra soffiava sul collo del ragazzo, facendogli freddo, così tanto che dovette smettere di dimostrarel proprio amore per sé stesso e dirigersi verso quella maledetta apertura per chiuderla. Sempre sorridendo tornò davanti a sé stesso. Ammiccò dolcemente.
Suonarono alla porta mentre ancora si stava guardando con gli occhi che ricordavano quelli di Narciso, lucidi e vispi che non cercavano altro di ritrovarsi in loro stessi. Sbuffò e con sguardo interrogatorio si avviò verso la camera dove lo stereo era ancora acceso; decise di non spengerlo per non rovinare l'atmosfera calda che aleggiava in casa. Arrivò alla porta e l'aprì lentamente. Un ragazzo alto e abbastanza robusto stava in piedi guardando Bill negli occhi.
-E tu? Chi sei scusa?
Ciondolò reggendosi alla porta e fissando quella faccia che ora era sopra di lui, biascicò qualcosa e con un grugnito fece per chiudere.
-Aspetta!
Il ragazzo, dai capelli noce e lisci tirati su con un po' di gel, fermò la porta di fronte a sé e puntò gli occhi su quelli di Bill.
-Sei Tom?
-No..Perché?
-Devo parlargli..
-Oh beh non è in casa, mi dispiace puoi andartene..
Fece di nuovo per chiudere.
-No!
Urlò quasi.
-Tu mi farai entrare..
Silenzio di disappunto da parte di Bill.
-Per favore..
Bill sorrise guardando gli occhi scuri e cupi del ragazzo che avanzò nella stanza senza alcun ostacolo.
-Allora, dov'è Tom?
-Prima dimmi chi sei no?
-Potrei, ma così rovinerei ciò che voglio fare.
Bill alzò un sopracciglio tossendo nell'incavo della mano.
-Sicché?
-Sicché nulla, rimango qui ad aspettarlo. E poi qui mi piace, c'è quel qualcosa che...
-Sai quanto me ne frega?
Si avviò in salotto buttandosi sul divano. Allungò la mano verso il mobiletto posto a lato della poltrona e prese un pacchetto di sigarette; lo aprì leccandosi dolcemente le labbra.
Non fumava spesso, ma quando lo faceva si eccitava tanto da cambiare umore. Portò una sigaretta alla bocca e l'accese velocemente stringendola fra quelle labbra che ora erano arrossate, aspirò con profondità.
-Di che vuoi parlare con Tom?
Aveva un tono secco e amaro.
-Non posso dirlo..
-Non puoi dire chi sei, non puoi dire di che sei venuto a parlare..Chi sei? Un assassino?
Rise.
-Sì, e te il Papa..
-Non te la prendere, sai..Uno sconosciuto che si presenta a casa mia..Non potrei mai fidarmi..
Lo guardò mentre espirava il fumo bianco e denso; si stese ulteriormente e appoggiò i piedi sul tavolino di fronte al divano.
-Ti capisco..
Sorrise dolcemente e si diresse verso la poltrona a destra del divano, sedendosi e appoggiando la testa indietro come per riposarsi.
-Non mi dici nemmeno di dove sei?
-Sì..Sono di qua. Abito a qualche isolato.
-Che bello! Ora so che abitiamo vicini..Che fortuna!
Corrucciò la bocca continuando a guardare lo sconosciuto, gli luccicavano gli occhi, aveva una bocca carnosa e un sorriso meraviglioso.
-Sfotti?
Sorrise ancora. Bill non rispose, fece solo un cenno con la mano come se avesse voluto scacciare qualcosa di fronte a sé.
-Senti, è importante..Quando torna Tom?
-Non sono sua madre, non lo so.
-Già..Ma tu chi saresti?
-Oh bene! Lo sconosciuto pretende sapere con chi parla!
-Non mi chiamare sconosciuto..
Lo guardò negli occhi mentre aspirava ancora fumo.
-E come dovrei chiamarti? Bobby?
-Fai te..A me Bob va bene..
-Oh bene Bob..Io sono Markus..
-Markus?
-Markus Meier..
-Markus Meier..
Ripeté per cercare di ricordarselo.
-E vivi con Tom Kaulitz?
-Già..Siamo molto amici, sai, studiavamo insieme.
-Capito. Divertente!
-Ora sei tu a sfottere..
-Giusto..Vedo che capisci.
Silenzio. Bill si alzò dirigendosi verso la cucina, teneva ancora la sigaretta in mano.
-Dovremo aspettare tanto, presumo..Vuoi un caffé?
Biascicava per non far cadere la cicca dalla bocca.
-Sì, grazie.
Prese la moka blu, quella che adorava perché faceva il caffé come piaceva a lui, aveva la sigaretta in bocca e aspirava avidamente quello che ne rimaneva, si girò e sorrise prendendo dal frigo il latte freddo..
-Sei sempre così gentile e premuroso con gli altri?
Bill non rispose per l'ennesima volta, non erano certo domande normali. Storse la bocca.
-Quando ne ho tempo..
Rise.
-Buona risposta, la più originale che io abbia mai sentito fino ad ora.
-Ti metti ad esaminarmi?
-No, per nulla..Sto solo osservando come ti comporti; vedo che sorridi spesso, e ho intuito che il tuo lato, diciamo ribelle, cerca di nascondere quello calmo..
-E da cosa l'avresti intuito?
-Dalla risposta che mi hai dato, dal modo in cui hai fumato la sigaretta, dal fatto che mi hai mentito sul mio nome.. Tutte cose che mi fanno pensare.
-Io..Io non ti ho mentito..
Buttò a terra la sigaretta per poi spegnerla con il piede nudo, era in accappatoio, come sempre..
-Oh, sì che l'hai fatto..Bill..
Silenzio.
-Tu.. tu mi conosci?
Sospirò sgranando gli occhi.
-Tom mi ha raccontato molto di te..
-Oh..Vi.. vi frequentate?
Lo assalì un tuffo al cuore, non ebbe il tempo di pensare, sentì il caffé uscire dal piccolo contenitore caldo; vi si avvicinò e versò in due tazzine un po' del liquido nero.
-No, ma facciamo qualcosa di simile..
Rise mostrando i denti perfettamente dritti.
-Cioé?
-Non posso dirtelo..
-Sai che ti dico? Mi hai rotto le palle, non posso sapere nulla di quello che mi interessa..
-E per questo ti incazzi? Non mi sembra il caso..
-Mpf..
Grugnì corrucciando la bocca. Prese un vassoio dalla credenza e vi mise sopra le due tazzine piene, si avviò in salotto dove il ragazzo lo stava aspettando, gomiti appoggiati sulle coscie, mani incrociate fra di loro e sguardo malizioso, aveva qualcosa che lo accumunava a Tom, il problema -per Bill, intendo- era trovarlo.
-Anche te conosci Pauline?
Il ragazzo guardò Bill sorridendo.
-Pauline? Sì, perché?
Appoggiò il vassoio sul tavolo attendendo la prima mossa di "Bob".
-Nulla..
-Mi spieghi una cosa?
-Dimmi pure
Il ragazzo dai capelli corti alzò il viso in attesa della domanda.
-Sei sempre così invadente e curioso con gli altri?
-Quando ne ho tempo..
-Divertente..GnGnGn..
Gli fece il verso e lo fulminò.
-Sei diversissimo da Tom.
-Non a caso siamo gemelli.
-Addirittura? Non me l'aveva mai detto..
-Sul serio?
-Già..
Quella risposta lo scosse, prese la tazzina di fronte a sé e la portò alla bocca velocemente, bevve tutto il caffé in un sorso, finito sospirò.
-Posso cambiare canzone? Non riesco ad ascoltare questa lagna..
-Fai come vuoi..Le Denity Kane non mi sono mai piaciute..
-Oh nemmeno a me, infatti prima le avevo saltate..E rieccole a rompere le palle..
Rise alzandosi, si avviò in camera, arrivò allo stereo e pigiò un pulsante, un rumore meccanico faceva intuire il cambio di cd che stava avvenendo, la musica irruppe di nuovo nel silenzio.
-Fatto..
Tornò in salotto e vide "Bob" rufolare nel frigo della cucina, la luce che veniva da fuori stava affievolendosi.
-Cosa stai facendo?
Scandì ogni parola lentamente.
-Oh..Sei qui..No, è che.. avevo fame.
-Hai fame?
-Già..
-Sì, ok..
Lo guardò storto mentre tirava fuori dal congelatore una scatoletta bianca e nera, gelato in vaschetta.
-Gelato?
No, quella persona a Bill non piaceva per nulla. Il fatto che gli stesse nascondendo fin troppe cose lo stava turbando, avrebbe voluto andare in bagno per sfogarsi ancora un po' ma non avrebbe potuto lasciare quello sconosciuto da solo in mezzo alle SUE cose..
-Non ti piace il gelato?
-Sì, cioé...Il caffé...No, nulla..
Lo vide mettersi qualcosa in tasca, decise di non dire nulla e di fare il vago, l'avrebbe scoperto a modo suo, usando la sua più grande qualità. Si leccò dolcemente le labbra.
-Tu..Perché conosci Pauline?
Bill iniziò ad indagare.
-E'.. diciamo che l'aiuto in alcune cose.
-Tipo?
-A dimenticare delle brutte esperienze-
-Oh beh..E' un gran lavoro..
-Lo so..
Silenzio. Bill sapeva esattamente che non era venuto per Tom, affatto, o per lo meno non era il suo scopo principale, ma il che gli dava noia: tantissima noia.
-Senti, mi gira un po' la testa, devo sedermi..
-Stai male? Che hai? Vieni sul divano.
"Bob" lo trascinò arrivando al divano, lo fece sedere.
-Accendi la TV?
-Ok..
Prese il telecomando e l'accese sintonizzandola su un canale musicale.
-Grazie, mi sento già meglio. Siediti anche te no? Guardiamo un po' la televisione nell'attesa, prendi anche il gelato.
Decise di giocare il gioco dell'avversario.
-Oh bene..
Fuori era ancora più buio di prima e in casa, Bill e quello sconosciuto interessante stavano cercando di capire il più possibile dello scopo dell'altro.

Nella sua casa l'ordine aveva fatto spazio al caos più totale. Vide da fuori la luce accesa in camera, non era normale, forse c'era qualcuno dentro, oppure aveva semplicemente scordato di spegnerla quando se ne era andata. Sorrideva ancora ricordando la bellissima giornata passata, troppo speciale per dimenticarla; aveva concluso che avrebbe dovuto incontrare di nuovo Bill, sì; le piaceva da matti; quello lo aveva capito benissimo.
Arrivò all'uscio della casa e vide la macchina enorme di Tom parcheggiata lateralmente, sospirò pensando alla solita serata che avrebbe dovuto sorbire.
Tirò fuori dalla piccola borsa le chiavi e le avvicinò alla porta, non fece a tempo ad infilare nella serratura il piccolo gancio metallico notò che era aperta, la spinse delicatamente entrando e la chiuse dietro di sé, posò le chiavi sul tavolo della cucina e si tolse il giacchetto rosso appoggiandolo allo schienale di una sedia.
Sempre sorridendo cercò con lo sguardo Tom, lo chiamò:
-Tom? Sei in camera?
Decise di andare a controllare: l'ordine era completamente sparito, Tom era nudo, coperto in qualche modo dal lenzuolo rosso sangue, sorrideva maliziosamente.
SPOILER (click to view)
-Eccoti...
La voce del ragazzo rapì i sensi di Pauline.
-Cosa..stai facendo qui?
Odore di alcol. Aveva di nuovo bevuto.
-Mmm..stai zitta.
Si denudò del pezzo di stoffa che gli copriva le gambe; indossava delle mutande bianche, era sdraiato sul fianco sinistro, con i capelli completamente sciolti, la testa appoggiata sulla mano sinistra e lo sguardo perso..
-Spogliati..
Si leccò le labbra. Pauline non fece obiezioni, si tolse i tacchi e i pantaloni per poi passare alla magliettina bianca che nascondeva il suo esile busto; rimasta in intimo si avvicinò al letto furtivamente.
-No, no, no..Non ci siamo capiti..
-Cosa c'è ora?
-Dai, non fare la cattiva: fammi uno spettacolino..
Rise senza accorgersene, come se non fosse sua intenzione, in fondo tutto quello che stava facendo non gli aveva passato minimamente l'anticamera del cervello.
-Ora anche lo spettacolo?
-Sì..
Portò la mano destra sotto il suo busto dentro quelle inutili mutande, la vide muoversi ininterrottamente.
-Oddio, ok.. Serve della musica però..
Si rassegnò, Tom non sarebbe mai cambiato-il Tom che conosceva lei intendo-
-Niente musica. Va bene anche senza. Muoviti..Fammelo diventare duro, dai..
-O..ok.
Cominciò a muoversi provocante e con dolcezza slacciò il reggiseno bianco che fece cadere a terra. Faceva fluire i capelli fra le dita e muoveva la testa per farli ondeggiare leggermente, si sentiva idiota a dire la verità, non aveva mai fatto nulla del genere a nessuno, e ora era anche in imbarazzo.
-Rilassati..
-Io..Io sono rilassata..
-Non dire stronzate, tu sei..
Un gemito lo prese completamente, non ne aveva potuto fare a meno.
Pauline si tolse il piccolo pezzo di tessuto che copriva la parte inferiore del corpo, si carezzò lentamente le gambe quando ancora era flessa con la schiena verso la terra, incrociò lo sguardo del ragazzo, lo sentiva eccitato, la mano si muoveva ancora.
Tom si sollevò mettendosi a sedere, abbassò leggermente le mutande e fece uscire il suo membro, lo massaggiava sospirando.
-Vieni qui..
Obbedì; gattonò sul letto e raggiunse il ragazzo baciandolo dolcemente, Tom prese la sua testa e la spinse in basso; si sentiva potente.. e aveva tanta voglia.
La ragazza baciò il petto leggermente umido di Tom, fece uscire la lingua e segnò quella pelle bianca e spessa, si mosse più in basso, con la mano glielo accarezzò sentendolo duro, forte. Avvicinò la bocca e sentì il solito sapore salato. Tom emise un gemito sommesso, teneva ancora con la mano sinistra la testa di Pauline, la spingeva verso di sé.
La ragazza continuava con movimenti ritmici, altalenanti; decise di non opporsi in nulla quella sera..Era di buon umore e non aveva voglia di rovinarlo.
-Basta sdraiati..
Si staccò e si mise sdraiata rivolta verso il soffitto, aspettava la prossima mossa.
Arrivò velocemente, Tom la prese per i fianchi, era inginocchiato di fronte a lei e ora la stava penetrando, no; stranamente non violento, stranamente con dolcezza, Pauline sotto quei movimenti calmi sospirava sorridendo, chiuse gli occhi immaginando di essere tutta da un'altra parte, vide un bosco flagellato da vari raggi luminosi, sentiva il vento carezzarla su tutto il corpo, facendola rabbrividire, sorrise ancora; vide la persona di fronte a sé accarezzargli la pancia, Tom stava facendole toccare il cielo, con la bocca le si avvicinò al petto, la morse piano per non farle male, lei sorrideva e aveva ancora gli occhi chiusi.
Vide il fisico di fronte a sé magro, asciutto, era così candido e liscio, aveva sul proprio petto appoggiato il viso di lui..Capelli neri..
-Oh Bill..
Aprì gli occhi di scatto. Il sorriso sparì velocemente, vide Tom tornare in posizione eretta.
-Come scusa?
-EEhm.,.
Sentì il cuore uscirle dal petto, sentiva i battiti scanditi e lenti.
-Cosa cazzò hai detto?
Urlò.
-Nulla..
Oddio no.. Non poteva averlo detto veramente, no..Non voleva dire quel nome, non poteva essere così, ora avrebbe pagato le conseguenze.
-Non mi prendere per il culo stronza!
Le tirò uno schiaffo sulla guancia destra. Un urlo sommesso di Pauline ruppe il silenzio.
-Tu! Tu..sei stata con Bill?
Gli faceva paura anche solo pensarlo.
-No, no..Non sono stata con lui..
-Non mi mentire!
Pauline fu stordita da un altro schiaffo, portò le mani alla guancia e le ginocchia al petto.
-Oltre che puttana sei anche bugiarda!
-Non sono stata con lui!
-Sono io vero? E' colpa mia! Ti ho trattato troppo...
Le tirò uno schiaffo carico d'ira.
-..dolcemente, non è così?
-No, no, non è così!
-Dillo! Dillo lurida che lo ami! Dillo che ci vuoi scopare, dai, fammello sentire!
La vide coprirsi con le mani gli occhi lacrimanti. Pauline non riusciva a rispondere, cazzo era vero, era tutto vero! Si fece schifo.
-Rispondi!
Urlò spingendola.
E'...è vero.
La voce della ragazza era fine e bassa, a malapena si sentiva da sola.
-Ah sì? Avevo ragione, puttana!
La spinse ancora buttandola a terra, sentì i suoi singhiozzi.
-Tom fermati!
Quel grido di sofferenza e disperazione non toccò minimamente il ragazzo.
La sollevò per le spalle e la sbatté contro il muro, Pauline sentì la schiena quasi paralizzata, quel colpo le aveva tolto il fiato.
-Cosa vuoi fare?
Lacrimò. Tom portò la sua mano destra al collo della ragazza, strinse lievemente.
-Sei stata..con mio fratello?
Strinse i denti con voce flebile.
-No..no Tom..Non sono stata con lui..
Riusciva a malapena a parlare.
-Non provare a mentirmi.
-Io non sono tua.
-E' vero tu non sei mia..
La lasciò allontanandosi.
-Ma Bill sì..
Pauline si buttò a terra ansimando, prese il lenzuolo e si coprì leggermente mentre con la mano sinistra si massaggiava il collo arrossato.
-Come puoi essere così possessivo?
-Non ti permettere di parlarmi con questo tono.
-No! Sei tu che non si può permettere di trattare me e Bill in questo modo!
-Io non..Bill? Che ne sai tu di come tratto Bill?
-Affari miei..Me lo immagino!
-Vi siete visti? Voi, vi siete parlati?
-No! Smettila!
-Stai zitta!
-No! Non sto zitta! Sei uno stronzo depravato! Non ti accorgi di come soffre chi ti è intorno; apri gli occhi per Dio! E' solo grazie a chi ti vuole bene che si può andare avanti, come fai te? Chi ti vuole bene? C'è solo odio, odio intorno a te: ti circonda completamente! Non lo capisci? Non vedi che ti stai rovinando come stai rovinando il mondo che hai cercato di creare intorno a te? Sei un maledetto! Non sai cosa vuol dire amore, non potrai mai saperlo! E stai togliendo la possibilità di essere felice a Bill, l'hai visto? Sei contento di ciò che hai fatto? Di ciò che hai distrutto? Bill non sta più vivendo, lo vedi? Lo vedi per Dio?
-Ora mi hai rotto..
Le si avvicinò con occhi torvi.
-Non ti avvicinare..
-Oh no, non mi avvicino: vengo solo ad ucciderti.
-Divertente..Cosa c'è? Ho toccato il tuo punto debole? Il tuo fratellino preferisce me a te? Hai capito che ho ragione?
-Ti conviene smetterla..
-Oh certo, soprattutto quando uno è così geloso e possessivo..
-Stai zitta! Brutta cagna! Vai! Scappa! Vai a scoparti mio fratellino!
Le tirava dei calci violenti alla vita.
-Non voglio, no!
-Zitta!
-Smettila Tom, non sai cosa stai facendo!
-Taci, puttana!
-Basta!
Guaì come se fosse in fin di vita. Vide Tom inginocchiarsi sopra di lei.
-Levati! Cosa vuoi fare?
Gli tirò diverse manate per scansarlo, invano. Tom portò le mani al collo esile della ragazza.
-Tu..
Strinse con veemenza sentendo i muscoli della ragazza tesi.
-..non dovevi..
Strinse ancora, la vide lacrimare e annaspare con le mani, cercava di liberarsi da quella morsa letale.
-..andare con..
Strinse di nuovo, sentì i suoi muscoli pian piano fare sempre meno forza.
-..Bill.
Strinse più di prima. La mano di Pauline che in quel momento stava cercando di far allentare la presa di Tom si fermò completamente, la vide con gli occhi aperti e umidi, la bocca socchiusa, continuava a stringere con forza. L'ultimo sospiro della ragazza bloccò la scena.
Aveva appena compiuto il gesto più brutale della sua vita..E non se ne rendeva ancora conto.
 
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~ M a
view post Posted on 17/2/2009, 22:53




'_' TU MI VUOI MORTA.

Dio, Siu sei bravissima.
Un capitolo spettacolare, mi è piaciuto da matti.
Grazie.

SPOILER (click to view)
:luv:
 
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Siusha
view post Posted on 18/2/2009, 15:03




CITAZIONE (~ M a @ 17/2/2009, 22:53)
'_' TU MI VUOI MORTA.

Dio, Siu sei bravissima.
Un capitolo spettacolare, mi è piaciuto da matti.
Grazie.

SPOILER (click to view)
:luv:

Sono io che ti ringrazio.
E devo aggiungere che devo parlarti urgentemente.
 
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Siusha
view post Posted on 25/2/2009, 15:33




Sto finendo il 5° capitolo.. :ieah:
 
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~ M a
view post Posted on 25/2/2009, 18:04




CITAZIONE (Siusha @ 25/2/2009, 15:33)
Sto finendo il 5° capitolo.. :ieah:

MUOVITI


:-D:
 
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Siusha
view post Posted on 1/3/2009, 21:58




Capitolo: 5 RICORDARE

Quando si vuole ricordare la mente è come se sanguinasse dolcemente; quel liquido denso fa affogare il cervello senza che possa liberarsi, così intorno a noi stessi si crea un alone che solo la persona in questione sente aderire al proprio corpo.
E' come se qualcosa da dentro ci stuzzicasse gli occhi e sentiamo bruciare le gote che arrossano in modo uniforme, sembra che per molte persone sia piacevole rivivere quei momenti passati che non si riescono a dimenticare, per molte persone ma non per Bill.
Odiava ricordare cose che lo avrebbero fatto stare male, e più cercava di scacciarle più queste si addentravano nella sua mente placida, era così, il suo destino era segnato dalla sofferenza. Sentiva l'impotenza dentro di sé di fronte a Dio; e forse era proprio per quello che preferiva non crederci, così avrebbe provato che tutto il mondo era a sua disposizione, come un gioco che si da' ai bambini e che viene pian piano modellato a loro piacimento.
Bill cercava di modellare il suo di mondo, con un unico ostacolo: Tom.
Tom aveva creato un limite intorno al fratello, era come se riuscisse a controllare la sua mente, riusciva a capire in un nanosecondo quello che Bill pensava e ciò che voleva.
Perciò il moro non poteva permettersi di vagare con la mente in presenza del gemello, così aveva scordato di ricordare.
-Vuoi ancora del caffé?
-No grazie. Ti è passato il malore?
-Sì, sì.. completamente..
-Bene..
-Già, senti, ma.. nulla.
-Mh? Sei strano sai? Non finisci mai i discorsi..
-Io sarei strano eh?
-Sì..
Sorrise. Bill guardò con occhi preganti quelle labbra ora tirate ma sempre carnose.
-Ho.. ho qualcosa che non va?
-No.. tu.. no, anzi..
Si avvicinò reggendo il peso sulle braccia appoggiate sul divano, la bocca era socchiusa, le labbra umide dal suo solito gesto del leccarle con quella sua dolce lingua. Gli girò leggermente la testa, come quando si fuma qualcosa troppo forte, a cui non siamo ancora preparati, abituati, si sentiva stordito; piacevolmente stordito.
-A te.. va bene se..?
Si avvicinò ancora con le labbra tremanti e il cuore palpitante.
Il ragazzo lo guardò avvicinarsi, notò il suo leggero rossore sulle guance, sentiva il calore emanato dal suo corpo, prese il telecomando della tv e la spense mentre si stava sdraiando, buttò a terra il piccolo strumento e appoggiò la schiena sul cuscino inferiore, Bill non aspettava altro. Aveva come l'intenzione di andare oltre, e allo stesso momento ritornare indietro, con la mano destra si portò sopra quel nuovo corpo, era tutto da scoprire e questa nuova sensazione mista a curiosità lo eccitava ancora di più.
-Se non vuoi.. ti capisco.
Cosa gli dava così tanta sicurezza di ciò che faceva? Semplicemente era più che convinto che quel bel ragazzo angelico e mite se la faceva con Tom, sì.. ce li vedeva insieme mentre si contorcevano d'amore.
Sospirò sorridendo dolcemente.
-Quando è troppo fermami pure..
Solo nel pensare a ciò che aveva appena detto gli vennero i brividi, una piccola scarica elettrica gli attraversò la schiena, quelle parole non erano sue, quelle erano parole di Tom; le parole che aveva detto la loro prima volta, quando Bill confessò tutto il suo amore.

FB
-Notte Tom..
-Notte Bill..
Passarono solo alcuni minuti e Bill decise di raggiungere il fratello.
-Cosa ci fai qui stupido?
-Smettila di chiamarmi stupido, non è colpa mia se hai la fortuna di dormire nel letto matrimoniale mentre io mi devo sorbire quel misero lettino..
-Oh già..
Rise girandosi e dando le spalle a Bill. Il moro sapeva in realtà perché era lì con Tom, e non era per il letto, aveva intenzione di dirgli tutto, e ora, con la luce spenta, stavano abbracciati, al caldo, sotto la coperta. La mente di Bill era piena di pensieri, doveva, doveva dirglielo. Aprì la bocca due o tre volte dalle quali uscirono solo sospiri, respiri sommessi, il cuore gli stava impazzendo, sentiva il petto palpitare sotto quei battiti.
Riaprì la bocca, spinse la voce fuori cercando di riuscire nell'intento, nulla.
Si odiava.
Non riusciva a dire nemmeno l'unica parola per attirare l'attenzione: il suo nome, quello che sentiva ogni giorno e usava spesso, gli piaceva; aveva una sonorità dolce e allo stesso tempo secca, non come Bill. Odiava la vocale "i". Dava come senso di vezzeggio, Bill il bambino dolce e incompreso; in fondo era la verità. La "o" al contrario gli sembrava dare forza e spensieratezza, e la "t", beh.. Dava un'orribile energia al nome.
Obbligò se stesso a parlare; a dire quel nome, dopodiché non avrebbe trovato scuse accettabili e avrebbe dovuto compiere quella maledetta missione.
Si fece coraggio, chiuse gli occhi strizzandoli e sorrise nel buio, aprì di nuovo quelle gemme scure e lo stesso fece con la piccola cavità rosea.
-Tom..
Sospirò come fosse stanco e spossato, le guance erano rosse e calde.
Nella mente solo una parola: perché? Perché era riuscito ad attirare la sua attenzione? Ora cosa gli avrebbe detto? Quale boiata si sarebbe inventato?
Non aveva il tempo di pensare, Tom gli aveva già risposto:
-Che?
Non stette a rimuginare ulteriormente, avrebbe solo fatto insospettire il fratello.
-Lo sai che..
Ci fu una pausa impercettibile.
-...ti amo, vero?
Sorrise: ce l'aveva fatta.
-Certo, siamo sangue dello stesso sangue, un cuore: metà te e metà io.
-Già.. Siamo gemelli..
-Sì..
Gli occhi gli luccicarono, gli veniva da piangere, per fortuna Tom gli dava ancora le spalle, no: non aveva capito il vero senso.
-Tom?
-Che c'è?
Sbuffò leggermente.
-Lo sai che ti amo VERAMENTE, vero?
-Sì..
A veva la voce disturbata e scocciata. Si girò di scatto verso il fratello guardandolo.
-Cosa vuoi?
-Come cosa voglio?
-Già, cosa vuoi? Un favore? Dimmelo..
-No, Tom..Non voglio un favore..No..
Aveva gli occhi sgranati..
-Bene!
Si rigirò.
-Tom?
-Mi spieghi cosa vuoi?
-Ma..Nulla, volevo dirti l'ultima cosa..
-Dilla..
-Il veramente prendilo come veramente.
-Ok.
No, non aveva capito. Inutile, Bill ora aveva di nuovo le lacrime agli occhi, era tutto vano, non serviva a nulla: A NULLA.
Tom si girò verso di lui di nuovo.
-Anche io ti amo veramente..
Vide gli occhi del fratello lucidi.
-Ehi, che hai?
-Nulla, lasciami stare..
Fece per girarsi.
-Bill?
-Scusa, Tom..Non capirai mai.
-Dici?
-Dico..Di sicuro non hai nemmeno capito cosa ho cercato di dirti..
-Come fai ad affermarlo? Leggi i miei pensieri?
-Lo vedo, lo sento..
-Oh, ma Bill.. Non è vero, è che.. La situazione è strana.
-Mi baceresti?
Una pausa silenziosa fece rabbrividire i ragazzi.
Tom si avvicinò lentamente sospirando, attaccò le sue labbra a quelle del fratello; dopo un breve e lieve bacio si staccò.
-A te, va bene se..?
Bill si scosse a quelle parole.
Si avvicinò tremando flebilmente, il buio non riusciva a nascondere lo scintillio dei suoi occhi nocciola, e ora, era inginocchiato sopra di Bill e continuava a baciarlo dolcemente, certo, la cosa pareva abbastanza strana e pazza per tutte e due ma il fatto di andare contro natura, contro un divieto, faceva loro venire voglia di continuare.
Tom si coprì con il piumino morbido come per nascondere la scena alla vista di chi sarebbe entrato; tolse la maglia a Bill e la buttò a terra, tanto come sempre, si sarebbe tolto il pigiama a notte fonda. Al moro dava noia dormire vestito, ma la madre non approvava quella libertà di dormire scoperti, troppo freddo, troppi spifferi, più probabilità di ammalarsi; era fin troppo protettiva.
Tom si tolse la maglia come aveva fatto a Bill e ora sentiva il calore pervaderlo completamente; faceva orribilmente caldo, ma questo non ostacolava nessun dei due, anzi li facilitava nei movimenti.
Il biondo baciò con passione Bill, sentì per la prima volta il modo bizzarro di baciare del moro, aveva la lingua così morbida e liscia, e quel piercing sembrava rotolare sulle linee della sua lingua, penso che forse, era proprio identica a quella di Bill; in fondo erano gemelli.
-Se non vuoi... Ti capisco..
Bill sentì la paura invaderlo dolcemente, aveva paura di quello che sarebbe successo dopo, ciò a cui Tom puntava; era completamente terrorizzato, il biondo sentì la pelle d'oca del fratello.
-Quando è troppo..fermami pure..
Non riusciva a fermarsi, baciò il petto del moro soffermandosi lì dove le ossa si facevano più sentire; percorse quelle linee rialzate con la lingua e poi passò intorno all'ombelico, sentendo gli addominali contorcersi a quei lievi contatti che facevano impazzire il sistema nervoso di Bill.
Ritornò su,, guardò per alcuni istanti Bill; quello sguardo aveva fatto capire al moro che il momento era arrivato, annuì velocemente al fratello.
Quegli istanti durarono un'eternità.
Tom con la mano destra arrivò ai pantaloni leggeri di Bill, li abbassò dolcemente fino a toglierli del tutto, fece la stessa cosa Bill al fratello.
L'irrefrenabile voglia del perverso li stava facendo pian piano impazzire. Tom era eccitato, si sentiva bene, sospirava regolarmente ed era caldo, aveva la pelle infuocata ovunque.
Il biondo carezzò il corpo di Bill fino ad arrivare al bacino, lo massaggiò lentamente prima di arrivare al suo eccitamento, si stese e fece andare sopra Bill, che tolse con paura quei boxer bianchi e troppo stretti, quelli che non nascondevano a sufficienza quella sporgenza.
E ora, per la prima volta si ritrovò davanti a quello che desiderava da tempo, aveva più paura di prima, e se non fosse stato all'altezza della situazione? Ok, era agitato.
-Bill..
Rise.
-Calmati..
Come diavolo aveva fatto a capire che era in ribollizione dentro?
-Si vede..
-Cosa..Come fai?
-A sapere ciò che pensi? Lo capisco..
SPOILER (click to view)
Sorrise sospirando, con la mano prese quella di Bill e la portò sotto il bacino, glielo chiedeva indirettamente.

SPOILER (click to view)
Bill iniziò a muovere piano, sentì il respiro del fratello farsi più marcato, aveva paura di fargli male, cosa impossibile certo, ma la paura stava continuando a crescere lo stesso.
Ora Tom con la mano sinistra spinse lievemente la testa di Bill giù, più giù ancora, e lentamente, come se avesse voluto far scorrere gli occhi di Bill su ogni centimetro della propria pelle.
Il moro era arrivato con lo sguardo lì, aprì la bocca indeciso ma una lieve spinta della mano di Tom fece fare il tutto.
Inutile dire che il biondo ne era contento.
Passarono minuti, e quel processo di scambio reciproco di attenzioni, ora di amore, ora sessuali, si stava facendo sempre più intenso;
Tom prese Bill e lo tirò su abbracciandolo, lo portò sotto di sé e ora, sopra la sua schiena lo baciava su quella pelle dolce miele.
SPOILER (click to view)
-Posso?
Gli sospirò nell'orecchio.
-Hai il mio permesso.
-Basta che sei sicuro, fermami se vuoi smettere..
-No, tu.. vai..
Con la mano destra arrivò a massaggiare quei glutei magri e morbidi, i muscoli di Bill si contrassero dolcemente, aveva terrore.
-Bill, ti devi rilassare..
-Ci provo, ci provo..
Sospirò.
Tom non aveva paura a differenza del fratello, era più la curiosità che lo spingeva a fare ciò che faceva, di sicuro sarebbe stato diverso dal farlo con una ragazza.
Prese in mano il suo membro e lo indirizzò lì dove sarebbe entrato dolcemente, chiuse gli occhi e penetrò Bill, pian piano stava entrando dentro quel nuovo corpo.
Il moro sentiva dentro al corpo come una spinta verso l'interno, era strana quella sensazione, lo faceva quasi tossire, sentì Tom continuare a spingere lentamente.
-Aspetta..
-Fa male?
-Un..un po'..
Balbettò tremando alle mani che stringevano il lenzuolo in pugni.
-Vuoi che smetta?
-No..no, continua..
-Bill avvertimi però se inizia a fare troppo male..
-Non ti preoccupare..
Era venuto il momento di fare il movimento inverso, Bill in verità avrebbe voluto fermarsi, quel nuovo dolore lo stava lacerando dentro, non glielo avrebbe detto a Tom, no; era già tanto quello che aveva ottenuto, se poi si metteva anche a piagnucolare lo avrebbe deluso.
Certo, era troppo presto per farli giocare in quel modo, i 16 anni nascosti da trucchi e cappellini non si facevano sentire.
Tom iniziò ad andare indietro con il bacino, era abbastanza preoccupato per il fratello, lo vedeva chiudere gli occhi strizzandoli e sibilando.
Uscì del tutto.
Decise di continuare con quei movimenti pur provando una certa pena; rientrò dolcemente accentuando il movimento pelvico che faceva con il bacino.
-Tom..
Si fermò impaurendosi.
-Cosa?
-Più veloce..
-Bill, ma..
-Più veloce..
-Come vuoi..
Velocizzò leggermente i movimenti, vide la schiena di Bill contorcersi e inarcarsi come fa un serpente, sinuoso e aggraziato.
Il movimento stava diventando quasi fluido, Bill ci si stava abituando, sorrise dolcemente nell'oscurità, prese in mano il membro del moro e iniziò a muoverlo, a incitarlo. Il moro inarcò ulteriormente la schiena, spostò la schiena all'indietro ansimando, stava sudando sulla fronte e i capelli si stavano inumidendo.

Un gemito di Bill ruppe il silenzio.
-Bill! Sei matto o cosa? Vuoi che mamma ci scopra?
-Ehm.. scusa, non ho resistito..
Come dargli torto, Tom ci sapeva fare, e questo faceva impazzire il moro.
Un calpestio proveniente dal corridoio li interruppe.
-Bill! Togliti, cavolo sta arrivando qualcuno! Vieni sotto le coperte..
La luce si accese.
-Tom stai bene?
-Mmm..Sì mamma, perché mi hai svegliato?
Si coprì ancora per non far vedere che era nudo, fece finta di essere assonnato, portò la mano sinistra davanti al viso.
-Avrei giurato di aver sentito un lamento, mi sono preoccupata..
-Quale lamento mamma?
SPOILER (click to view)
Bill intanto, sotto le coperte, si trovava di nuovo di fronte all'eccitazione di Tom, aprì la bocca con la paura di far rumore e con la lingua percorse tutta quella pelle fragile.
Tom gemette.

Per coprire quel gemito continuò tossendo.
-Hai la tosse tesoro?
-Ehm, no mamma, mi è andata di traverso la saliva.
Tremò sotto lo sforzo di trattenere un secondo gemito,
SPOILER (click to view)
sentì Bill prenderlo in bocca.

-Ok, io ritorno a letto, non fare casino eh! Sennò poi l'altro marmocchio si sveglia.
-Ahh!
Urlò.
-Cosa urli tesoro?
Bill lo stava facendo impazzire letteralmente.
-Mh..nulla, ci sono le zanzare..ehm..
Sospirò.
-Zanzare?
-Zanzare.
-A dicembre?
-Ehm..fa nulla mamma..Scherzavo; volevo vedere se ci cadevi..
-Che burlone.
Tono sarcastico. Bill rise segretamente.
-Notte mamma..
-Notte cucciolo..
Spense la luce chiudendo la porta, Tom aspettò la fine di quel calpestio soffuso, alzò le coperte velocemente.
-Sei..sei impazzito?
Guardò Bill con sguardo interrogatorio.
-Dai, mi sono divertito un po'..
-Stai scherzando? Stava per scoprirci..
-Ma smettila! Dì la verità..Ti è piaciuto..
-Sì, Bill.. Mi è piaciuto, ma non sono pronto a rischiare così tanto.
-Di cosa ti lamenti? Mica ha capito qualcosa..
-Non è quello Bill..Alla fine ci scopre e a rimetterci siamo tutti e due.
-Scusa..
Lo guardò con gli occhi lucidi e preganti.
-Vieni qui..stupido..
-Ti ho già detto di non chiamarmi stupido..
-Già, scusa; mi dimentico sempre di avere una scimmia per fratello.
-Ma smettila!!!!
Prese un cuscino e glielo tirò in faccia.
-Non mi provocare..
-Oh no, che non lo faccio..
-Basta dai, dormiamo, mi devo rivestire..
-Io ritorno nel lettino..
-No, perché?
-Idiota, se ci vedono dormire insieme chissà cosa penseranno..
-Oh..
Si arrese, Bill si alzò dal letto e tirò un ultimo bacio dolce al fratello.
-Notte..
Sussurrò.
-Notte Bill..
-Ti amo..
Tom non rispose.

FFB

Rimase immobile per alcuni istanti guardando negli occhi il ragazzo, si accorse che vi stava sopra e sentiva sotto il bacino la voglia reciproca che avevano tutti e due di esplorarsi.
Stava sudando freddo, si era eccitato al pensiero di Tom, strizzò gli occhi scuotendo leggermente la testa.
-C'è qualcosa che non va?
Arrossì avvampando.
-No, è che mi si è rigirato lo stomaco, non sono abituato..Continuiamo dai..
Chi gli diceva che lo sconosciuto avrebbe acconsentito? Doveva, Bill doveva scoprire chi era.
Si avvicinò con il viso e baciò con molta, troppa, passione quelle labbra carnose.
-Io ora sono tuo..
Si strusciò creando brividi sulla pelle.
-Puoi fare tutto ciò che vuoi con me..
Sospirò inarcando la schiena, mugolò dolcemente.
-Fammi tuo..
Quelle suppliche fecero accecare il ragazzo; non era qualcosa che Bill doveva fare per forza, ma sapeva benissimo di essere irresistibile quando supplicava, aveva imparato a conoscersi.
Con lo sguardo bruciò le interiora di "Bob", che si sentì stordito e confuso, gli occhi di Bill rapivano chiunque, si baciarono ancora, Bill si alzò in piedi di fronte al divano e vide lo sconosciuto sedersi, si tolse la maglia e si mise in ginocchio sopra a quel corpo, allargò il sorriso e tolse la maglia al ragazzo.
Bob non ci stava capendo più NULLA.
Sapete quando si sente una morsa stringerci dentro il corpo? Beh..la situazione era simile.
Bob sentiva stringere e forzare i muscoli come se intrappolati da una forza soprannaturale, deglutì credendo di poter spegnere quel fuoco che stava incenerendo il suo interno, non sentì alcun sollievo né calma.
Le pupille dei suoi occhi si dilatarono leggermente, era ipnotizzato, sì era ipnotizzato, vide Bill avvicinarsi mentre si slacciava i pantaloni, notò il bianco candido dei boxer uscire da essi, sentì dentro alla bocca la saliva farsi più pastosa e fluida allo stesso tempo, deglutì ancora sentendo un blocco nella gola.
Bill notò il suo assenteismo, decise di rianimarlo a suo modo, prese fra le mani il suo viso e avidamente affondò la sua lingua in quella cavità calda; sentì il leggero sapore zuccherato del gelato rimasto fra i suoi tessuti dolci, il calore che veniva da sotto il bacino stava aumentando, era quasi insopportabile.
Intuì che stava accadendo la stessa cosa al suo compagno, gemette dolcemente mentre con il bacino eseguì un movimento circolare, ok; quella mossa avrebbe fatto risvegliare il desiderio in Bob, sentì infatti le sue mani cingerlo al collo e alla schiena; lo fece risdraiare e baciandolo sul petto percorse la pelle fino ad arrivare ai pantaloni, continuando ad inumidire la parte bassa del ventre con le mani slacciò il bottone iniziale sull'orlo, aprì la cerniera e con la mano destra massaggiò quell'esuberanza.
Sentì il respiro di Bob farsi più affannoso e difficile, gli piacque; gli piacque davvero.
Bob sentì un tuffo allo stomaco, sensazione che prese anche Bill quando vide che il compagno si stava abbassando i pantaloni e gli slip neri, si trovò di fronte a una novità; sentì la mano destra di Bob spingerlo contro l'esuberanza,
SPOILER (click to view)
aprì la bocca furtivamente e fece penetrare quella sporgenza, la sentì spingere verso la gola, in profondità; sentì un tossito voler uscire dai polmoni; la strada oppressa non lo fece liberare, la gola stava infiammandosi, quelle piccole parti danneggiate dalla sua abitudine gli stavano provocando un leggero dolore.
-Guardami..
Bill alzò gli occhi e incontrò quelli del compagno, era in estasi, capì che come a Tom, gli piacevano gli occhi, lo sguardo estatico che riusciva a penetrare nella mente delle persone.
Concluse di avere almeno un pregio.
Il ragazzo dai capelli corti gemette
delicatamente.
Oh a Bill piacevano i gemiti, ci impazziva, li adorava completamente.
Sentì le mani dello sconosciuto alzargli il viso.
-Sei bellissimo..
Quante volte glielo avevano già detto? Sorrise maliziosamente; dopotutto, i complimenti, lui li adorava.
Con le dita Bob carezzò le guance arrossate di Bill, avvicinò il suo viso e lo baciò di nuovo, come per sottolineare che la cosa che aveva appena fatto non lo disgustava, non faceva di Bill una persona né ad un livello più alto, né ad uno più basso; questo agitò le interiora del ragazzo, non era anituato a sentiri trattato bene e con amore. Ebbe come nostalgia di Tom.
L'ABITUDINE E' PIU' FORTE DELLA TENTAZIONE.
Questo lo aveva capito vivendo, ogni volta che voleva concedersi al piacere estremo, ad un nuovo piacere; aveva paura e preferiva rimanere abitudinario: rimanere inerme nella sua convinzione, così perfetta e decisa.
Si sdraiò di nuovo sul corpo delicato del ragazzo, appoggiò la sua fronte al petto e cercò di sincronizzare il respiro, quando provava piacere adorava essere un tuttuno con il partner.
Sollevò la testa e guardò Bob con occhi grandi e luminosi, sorrise ancora, si avvicinò e lo baciò portando la mano destra dietro al collo, fece per sollevarlo e lo mise a sedere, si staccò a malincuore da quella bocca avvampata, pensò che il momento era arrivato, si alzò di nuovo in piedi di fronte a quella figura e sospirò dolcemente, si girò dando le spalle a Bob; sapeva benissimo cosa sarebbe successo, riusciva a prevedere le mosse della sua vittima; vittima della lussuria.
Si sentiva quasi potente a saperne così tanto sul modo di fare di una persona anche sconosciuta; abbassò il capo e lo girò leggermente verso sinistra, una solita posizione maliziosa: un misto fra paura e attrazione, i jeans slacciati e cadenti su un fianco lo rendevano ancora più attraente.
Sentì le mani liscie e fragili dello sconosciuto cingergli i fianchi, ebbe ancora un tuffo al cuore, sorrise candido, il diaframma stava stringendosi su se stesso; una sensazione di tepore e offuscamento gli strinse lo stomaco.
Gemette nel silenzio nero che li circondava. ebbe come la sensazione di cadere in un burrone, come quando ci si affaccia da un punto piuttosto alto e si sente uno strano formicolio alle piante dei piedi.
Bob abbassò i pantaloni di Bill e avvicinò il suo bacino ai fianchi davanti a lui, si strusciò con leggerezza a quel corpo esile e ossuto, sospirò avvicinandosi al collo di Bill, aprì la bocca come per riprendere fiato, Bill chinò la testa all'indietro, si abbassò chinandosi in avanti e levandosi i pantaloni lentamente,
SPOILER (click to view)
in un modo quasi volgare avvicinò i suoi glutei all'eccitazione di Bob,
facendo un'onda con la schiena, faceva caldo intorno a loro. E quel calore stava avvolgendo anche Tom in quel momento. Un calore diverso; minaccioso.
 
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Siusha
view post Posted on 2/3/2009, 15:23




CITAZIONE (spoon; @ 1/3/2009, 23:47)
:porcod:

Secondo me fa schifo l'ultimo capitolo .-.
 
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~ M a
view post Posted on 2/3/2009, 18:25




CITAZIONE (Siusha @ 2/3/2009, 15:23)
CITAZIONE (spoon; @ 1/3/2009, 23:47)
:porcod:

Secondo me fa schifo l'ultimo capitolo .-.

Ti picchio :-tet:
 
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Siusha
view post Posted on 2/3/2009, 18:44




CITAZIONE (spoon; @ 2/3/2009, 18:25)
CITAZIONE (Siusha @ 2/3/2009, 15:23)
Secondo me fa schifo l'ultimo capitolo .-.

Ti picchio :-tet:

E' anche corto.
 
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»Sublime~Nightmares«
view post Posted on 10/3/2009, 16:02




Aaaah °_°
Oddio ora li copa di botte :°-°:
Non è nè corto nè brutto, anzi :soleil:
Continua
 
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BettH
view post Posted on 1/4/2009, 17:16




...
ti prego, continua la FF *__________*
sei bravissima °ç°
 
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.EleBlondie;
view post Posted on 21/4/2009, 21:40




CITAZIONE (;CHERRYruthless. @ 28/1/2009, 17:58)
CITAZIONE (»Novocaine. @ 27/1/2009, 16:33)
No, cioè, è STUPENDA. *______*
Siu sono stupendi tutti i tuoi capitoli. *___*
Sono emozionanti in una maniera impressionante. :-tet:

Tu sei una fUnghèrl, non dovresti essere qui :-tet:

Me ne accorgo ora di ciò che hai scritto. :huhu:

Comunque, MA COSA VUOI.
 
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Sciugar«3
view post Posted on 6/7/2009, 20:16




L'ho letta solo adesso e :porcod:.
E' bellissima. image
Continua.
SPOILER (click to view)
Per favore.
 
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77 replies since 6/1/2009, 12:07   861 views
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